Nuova Riveduta:

Giosuè 13:25

Essi ebbero per territorio Iaezer, tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figli di Ammon fino ad Aroer, che sta di fronte a Rabba,

C.E.I.:

Giosuè 13:25

ed essi ebbero il territorio di Iazer e tutte le città di Gàlaad e metà del paese degli Ammoniti fino ad Aroer, che è di fronte a Rabba,

Nuova Diodati:

Giosuè 13:25

Il loro territorio comprendeva Jazer, tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figli di Ammon fino ad Aroer, che è di fronte a Rabbah,

Riveduta 2020:

Giosuè 13:25

Essi ebbero per territorio Iaezer, tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figli di Ammon fino ad Aroer che è di fronte a Rabba,

La Parola è Vita:

Giosuè 13:25

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 13:25

Essi ebbero per territorio Iaezer, tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figliuoli di Ammon fino ad Aroer che è dirimpetto a Rabba,

Ricciotti:

Giosuè 13:25

ebbero per confine Jaser e tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figli di Ammon fino ad Aroer posta contro Rabba.

Tintori:

Giosuè 13:25

Iaser, tutte le città di Galaad, la metà del paese dei figli d'Ammon, sino ad Aroer che è di faccia a Rabba;

Martini:

Giosuè 13:25

Dentro i confini di lei è Jaser, e tutte le città di Galaad, e la metà del paese dei figliuoli di Ammon fino ad Aroer che è dirimpetto a Rabba:

Diodati:

Giosuè 13:25

E la lor contrada fu Iaser, e tutte le città di Galaad, e la metà del paese de' figliuoli di Ammon, fino ad Aroer, che è a fronte a Rabba;

Commentario abbreviato:

Giosuè 13:25

7 Versetti 7-33

La terra deve essere divisa tra le tribù. È volontà di Dio che ogni uomo conosca il proprio e non prenda quello che è di un altro. Il mondo deve essere governato non con la forza, ma con il diritto. Ovunque sia la nostra dimora e in qualunque modo onesto sia assegnata la nostra parte, dobbiamo considerarla assegnata da Dio; dobbiamo esserne grati e usarla come tale, mentre ogni metodo prudente deve essere usato per prevenire le dispute sulla proprietà, sia al presente che in futuro. Giosuè deve essere qui un tipo di Cristo, che non solo ha vinto le porte dell'inferno per noi, ma ci ha aperto le porte del cielo e, avendo acquistato l'eredità eterna per tutti i credenti, li metterà in possesso di essa. Ecco una descrizione generale del paese dato alle due tribù e mezzo da Mosè. Israele deve conoscere il proprio territorio e attenersi ad esso; non può, con la scusa di essere il popolo particolare di Dio, invadere i suoi vicini. Due volte in questo capitolo si nota che alla tribù di Levi Mosè non diede alcuna eredità: cfr. Nu 18:20. Il loro sostentamento deve essere ricavato da tutte le tribù. I ministri del Signore devono mostrarsi indifferenti agli interessi mondani e il popolo deve fare attenzione a non mancare nulla di adeguato. Sono felici coloro che hanno come eredità il Signore Dio d'Israele, anche se poco di questo mondo è loro toccato in sorte. Le sue provvidenze provvederanno alle loro necessità, le sue consolazioni sosterranno le loro anime, finché non otterranno la gioia celeste e i piaceri eterni.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 13:25

Nu 32:35
Nu 21:26-30; De 2:19; Giudic 11:13-27
De 3:11; 2Sa 11:1; 12:26; Ez 21:20; Am 1:14

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